Itinerari in Val Trebbia
E' la valle più importante dal punto di vista geografico e storico, posta a collegamento tra la Liguria e la Pianura Padana.
Il fiume Trebbia nasce in Liguria dal Monte Lavagnola (1.118 mt.), ad una trentina di km. da Genova.
Lungo i suoi 110 km. si estende una delle più belle vallate appenniniche.
Per la purezza delle sue acque il Trebbia forma dei lidi affollati di bagnanti e richiama canoisti da tutta Europa.
Diverse furono le lotte durante i secoli per aprirsi varchi nel Mar Ligure, fino a quando il vescovo-conte riconobbe la giurisdizione temporale a Piacenza.
Dalle sorgenti alla foce il Trebbia riceve numerosi affluenti, il più importante è sicuramente l'Aveto; altri sono il Boreca, il Brugneto, il Cassingheno, il Bobbio, il Dorba e il Perino.
Il fiume si può risalire da Piacenza con la strada statale 45, oppure con la provinciale Piacenza - Gossolengo - Tuna - Rivalta - Statto, ed anche con la Calendasco - S. Nicolò - Gragnano - Rivalta lungo la sponda sinistra.
Tra i vari resti dei bellissimi castelli, ben conservati, il più noto della vallata è il castello di Rivalta, costruito sulle rive del fiume Trebbia.
Meritano visita anche il castello di Statto, di fronte alla frequentata località di Rivergaro, la Rocca di Montechiaro e il castello di Ancarano.
In direzione di Travo e Bobbio, interessanti la Torre d'Anguissola e la Roccia Perduca dalla quale, scalandola, si ammira anche la Pietra Parcellara.
A Bobbio, antichissimo borgo artistico e monumentale, spiccano il Monastero di San Colombano, il famoso Ponte Gobbo e la Chiesa di San Pietro.
I feudi imperiali, i castelli dell'Alta Val Trebbia appartennero ai Malaspina, ai Fieschi e, dopo il '500, ai Doria.
Origine malaspiniana ebbe pure il castello di Bobbio che dal '400 fu uno dei centri di potere dei lombardi Dal Verme.
A Rivalta, la signoria dei Landi risale al medioevo, mentre Montechiaro, viene ricordato come nido d'aquila degli Anguissola e per la targa dell'ospitalità conservata ora nel Museo di Piacenza.
Lungo la strada cosidetta Bagnolo, che collega la Val Trebbia all'altezza di Rivergaro con la Val Nure in corrispondenza di Pontedell'Olio, si possono ammirare splendidi scorsi di dolci colline che scavallano e che scendono fino alla città di Piacenza che si stende sullo sfondo.
I fortilizi in Val Trebbia furono un'ottantina; di molti rimangono solo rovine, altri sono stati trasformati in residenze signorili.
Alcuni infine sono stati trasformati in aziende agricole, una realtà, quella della produzione dell'agroalimentare nel piacentino, in costante crescita e che rappresenta ormai, per varietà e qualità dei suoi prodotti, un fiore all'occhiello dell'economia del territorio.
La Val Trebbia è un susseguirsi di scorci paesaggistici di grande suggestione, per questo è tappa di migliaia di visitatori e viaggiatori che qui trovano un ambiente ideale dove ritrovare serenità e pace altrove perdute.
Già abitata nell’età della pietra, la zona di Bobbio vide insediamenti liguri, galli e, negli ultimi anni prima della nascita di Cristo, dopo sanguinose guerre e deportazioni, entrò definitivamente nell’orbita romana...
Nel medioevo fu feudo dei Malaspina che fecero costruire il Castello di Cariseto a difesa della zona. Nel 1500 fu conquistato dai Fieschi e poi dai Doria di Genova che rimasero fino all’epoca napoleonica. Dopo Napoleone le vicende di Cerignale sono legate alla storia degli altri centri della Val Trebbia, passati allo Stato Sardo e, dal 1923, alla provincia di Piacenza.
Coli, piccolo centro montano
Alle origini Coli fa parte del pagus Bagienno di Bobbio sotto la dominazione romana ed è nel municipio di Velleia. In seguito passa ai Longobardi e nel 614 a San Colombano ed al monastero di Bobbio. Con la fondazione del monastero Coli diventa fiorente cella monastica. Lo stesso San Colombano, nel 615, si trasferisce nell'eremo di S. Michele, nella Curiasca di Coli, detta la Spelonca. Vede succedersi le dominazioni delle famiglie Grassi, Peveri e nel 1441 passa alla potente famiglia Nicelli, tutti feudatari di Bobbio. In seguito diventa feudo dei Dal Verme e segue le sorti del comune di Bobbio fino al 1923, anno che determina l’elevazione a Comune della Val Trebbia, sotto la Provincia di Piacenza.
Gazzola è caratterizzato da una catena organica di fortificazioni quali Lisignano, Rezzanello, Momeliano, Torre di Momeliano, Castel Roveto, Monticelli, Monte Bissago e Rivalta. Sono tutte di particolare interesse, ma quest'ultima in particolare, poichè vanta una storia di rilievo e rappresenta una tappa nota e frequentata grazie alla sua Rocca e al borgo di indiscusso valore artistico.
Oggi Gossolengo rappresenta una realtà in particolare fermento, con un numero di residenti in costante crescita, data la favorevole posizione che gli consente di godere della tranquillità del piccolo centro di provincia, ma contemporaneamente di usufruire della vicinanza alla città di Piacenza, raggiungibile anche per mezzo di una bella ciclabile.
Artisticamente interessante la chiesa parrocchiale, costruita tra il XVII e il XVIII secolo, che conserva interessanti opere pittoriche. Il comprensorio comunale comprende le frazioni di: Campremoldo Sopra, Campremoldo Sotto, Casaliggio e Gragnanino. A pochi chilometri, il Santuario della Madonna del Pilastro del 1300 legato al culto di un’immagine mariana ritenuta miracolosa;
Anche la zona dove ora sorge il paese di Ottone (mt. 492), come gran parte della Val Trebbia, in antichità fu abitata prima da popolazioni liguri e successivamente da tribù celtiche - alcuni toponimi come il nome del Monte Penna testimoniano questi insediamenti.
Dal punto di vista paesaggistico, il vero gioiello del territorio è rappresentato dal famoso Bagnolo, strada che conduce in Val Nure. La si prende percorrendo la statale 45, prima di giungere nel centro di Rivergaro, sulla sinistra, seguendo le indicazioni per Pontedell’Olio. Lungo una striscia d’asfalto, tra curve e controcurve, si apre una delle più belle vedute della provincia piacentina, scorci paesaggistici
Il suo centro offre la visita al castello, ormai poco riconoscibile, che fu ristrutturato, prima, nel XV secolo e in seguito dagli spagnoli, nel XVII secolo, adottando una pianta stellare a otto punte.
Attualmente il paese rappresenta una rilevante mèta di villeggiatura. Da Travo, risalendo la strada per Bobbiano, si può raggiungere la grande roccia di Perduca, e la Pietra Parcellara, poderoso roccione di serpentino nero, alla cui vetta, a 836 mt., si giunge arrampicandosi lungo una ripida gradinata scavata nella roccia viva.
Feudo dei Malaspina nel XII secolo, ai primi del 1300 passò alla Camera ducale che lo cedette alla famiglia Pinotti per poi passare, nel 1386, alla famiglia Pozzi. Nel 1404 i Malaspina ne ripresero possesso e in seguito Zerba seguì le vicende storiche dell’Alta Val Trebbia.
Attraversata dalla strada che conduce a Genova e che si biforca nell’Alta Val Trebbia e nella Val d’Aveto, la zona fin dal passato è stata teatro di numerosi fatti storici.
Il Centro prevalentemente agricolo, racchiude le frazioni di Boscone, Corti, Incrociata e Cà Trebbia; in quest’ultima località si tennero i preliminari della famosa “Dieta di Roncaglia”, nel 1158, nel corso della quale Federico Barbarossa...
Rivergaro e il suo territorio offre numerose possibilità
Molto bella è la Chiesa parrocchiale di Sant’Agata che sorge
nell’omonima piazzetta, proprio di
fianco al castello Anguissola - Scotti, risalente agli inizi del XIX
secolo e rappresenta una t...
da visitare Brugnello, Marsaglia, Ozzola e Metteglia
In Alta Val Trebbia, lungo la strada che conduce a Genova e che si biforca con la Val d’Aveto, il territorio è stato interessato da numerosi...
Itinerario naturalistico in Val Trebbia
Immediatamente a monte dell’abitato di Pietra si imbocca una comoda carrareccia che lascia la strada principale, sul lato sinistro...
un ambiente incontaminato che sorge a 500 mt. di altitudine
Il paese, che si dispone attorno a piazza della Vittoria, è sovrastato dai resti della Rocca dei Malaspina, e solo le robuste mura in sasso...
in alta Val Trebbia
Per questo appuntamento di Itinerari Piacentini siamo andati a Coli, piccolo centro montano dell'Appennino che sorge ai piedi del monte S. Agostino...
ideale per passeggiate ed escursioni
Nell’epoca medievale fu feudo prima della famiglia Nicelli, poi dei Visconti e successivamente dei Dal Verme. E’ solo dal 1923...
escursioni, passeggiate, aria buona e tanto relax
Sorge in un’amena conca sui monti che fiancheggiano la riva destra del Trebbia in un paesaggio di pascoli, di castagneti e faggeti, ai quali...
Visita a Calendasco
Questo itinerario ha come destinazione una località che sorge alla prima periferia della città, da dove la bassa Val Trebbia si interseca con la Val Tidone...
Visita a Bobbio
Bobbio rappresenta senz'altro uno dei centri storici di maggiore interesse turistico del piacentino. Tra i principali monumenti spicca il Ponte Vecchio...