Calendasco in Val Trebbia
Calendasco fiancheggia con il proprio territorio la sponda sinistra del Trebbia.
Con documentazioni che lo fanno risalire tra il X e l’XI secolo, conserva oggi, tra le testimonianze storiche, il Castello di origine trecentesca che subì una totale distruzione nel 1346 per poi venire riedificato nel 1372 come a baluardo nella lotta dei piacentini contro i Visconti. L’aspetto attuale è costituito da quattro torri cilindriche, con mura e merlature ben conservate, l’impianto del ponte levatoio ora scomparso e il fossato.
L’interno ospita attualmente alcune abitazioni ed un Museo della Civiltà Contadina a cui fanno da cornice splendidi soffitti di legno a cassettoni ed alcuni affreschi cinquecenteschi purtroppo in fase di degradazione.
La Chiesa parrocchiale custodisce dipinti ottocenteschi del conte Faustino Perletti, il quale nel 1859 ricoprì la carica di deputato della Costituente.
Interessante inoltre la visita alla Villa Dal Verme, con impianto neoclassico che al suo interno conserva arredi e decorazioni di assoluto prestigio e ricchezza di rifiniture; originali le carte da parati dipinte con scene di caccia e brani mitologici.
Il Centro prevalentemente agricolo, racchiude le frazioni di Boscone, Corti, Incrociata e Cà Trebbia; in quest’ultima località si tennero i preliminari della famosa “Dieta di Roncaglia”, nel 1158, nel corso della quale Federico Barbarossa impose il principio della sottomissione dei Comuni e di qualsiasi altra magistratura italiana all’autorità imperiale.
Visita a Calendasco
Questo itinerario ha come destinazione una località che sorge alla prima periferia della città, da dove la bassa Val Trebbia si interseca con la Val Tidone...