Questa tappa della
Val Nure è nota per il suo antico
fortilizio risalente al 1300, a base rettangolare con torrione alto 40 metri, voluto da
Bernardo Anguissola e costruito sulle rovine del precedente castello raso al suolo da Re Enzo nel 1242.
Fu espugnato nel 1483 da Lodovico il Moro e nel 1521 dai dragoni francesi di
Lantrec. All’interno l’
Oratorio di San Rocco, databile al XVII secolo, l’elegante sala d’armi con soffitto in legno e un grande salone di 400 metri quadrati.
Nel 1888 il complesso fu visitato anche da
Giosué Carducci, che gli dedicò una breve poesia.
Di forte contrasto per la sua architettura è la moderna
Chiesa parrocchiale di San Mario, sorta nel 1966 per volontà del prelato
Mario Nasalli Rocca. A pianta ellittica è sostenuta da pilastri di cemento armato le cui sommità sono collegate da un anello metallico.
All’interno strutture antiche si mescolano a strutture ardite creando soluzioni architettoniche veramente suggestive che suggeriscono nel visitatore alcune perplessità.
Notevole la
cupola, i
mosaici e il
campanile alto 40 mt. e dotato di otto campane.
La zona, particolarmente felice per i
vigneti che danno pregiate uve dalle quali si ricavano i rinomati vini D.O.C. dei colli piacentini, presenta nelle immediate vicinanze altre interessanti tappe turistiche tra le quali, molto nota è
Grazzano Visconti, mentre verso
Pontedell’Olio si trova la
Chiesiola, un edificio convettuale del
trecento trasformato in villa nel XIX secolo, circondata da un parco che domina da una collinetta un gradevole panorama.
Tra le date più attese nel calendario degli eventi piacentini spicca la
Festa del Tortello, che si svolge nel mese di luglio
. Un appuntamento con la tradizione, poichè questa specialità è tra le più note della cucina piacentina. Per diverse serate
il campo sportivo comunale di Vigolzone è punto di ritrovo per migliaia di estimatori della buona cucina piacentina, con stands gastronomici e musica dal vivo delle orchestre piacentine che alietano le serate della grande sagra.
Il
tortello De.C.O. è una specialità di
Denominazione Comunale d’Origine, realizzato con ripieno di ricotta e spinaci chiusi a treccia e con la coda, conditi con burro, salvia e parmigiano e rigorosamente preparati a mano dalle signore del paese!