Visita a Bettola in Val Nure
Roberto Rossi con Pietro Mazzari
Il toponimo risale al secolo XV e significa osteria, poiché il nucleo
originario del paese doveva essere un luogo di ristoro e di sosta, una
bettola appunto.
La sua storia ha origini derivanti da un
avvenimento di carattere religioso e cioé l’apparizione della Madonna
(detta “della Quercia”) ad una pastorella del luogo, verso la fine del
1300. Nel 1400, dopo essere stata proprietà dei Visconti, divenne feudo
dei Nicelli, contro i quali si scatenò, in una cruenta battaglia, la
famiglia dei Camia.
Fu per porre fine a questa accanita
guerriglia che Papa Paolo III fece costruire sulla riva destra del Nure
la Torre Farnese, nominando un suo commissario, amministratore della
giustizia. Parte del feudo dei Nicelli passò alla camera ducale fino
alla costituzione della comunità della Val Nure che resse fino
all’avvento del regime napoleonico.
Il paese di Bettola è oggi suddiviso in
due borgate, collegate dal ponte che scavalca il Nure: San Bernardino
sulla riva destra e San Giovanni sulla sinistra.
In San Bernardino si
trova la bella chiesa parrocchiale del 1600, abbellita da affreschi di
Giovanni B. Galluzzi del 1716; in San Giovanni, oltre all’omonima chiesa
del 1885, detta anche Santuario della Madonna della Quercia di stile
romanico con dipinti di Luciano Ricchetti, si trova la vasta piazza
centrale con al centro il monumento di Cristoforo Colombo, eretto nel
1892 per ricordare il grande navigatore originario di Pradello,
villaggio della montagna bettolese con piccolo museo colombiano
allestito nella casa-torre appartenuta alla famiglia Colombo.
L’economia
è sostenuta dall’agricoltura, aziende artigiane, piccole industrie e
turismo specialmente nei mesi estivi, composto anche di oriundi emigrati
in Francia che tornano nostalgicamente ogni anno a trovare parenti ed
amici.
Interessanti itinerari portano al Passo del Cerro e poi verso
il Monte Osero a 1300 metri, toccando i villaggi Leggio e Calenzano con
stupendo panorama della piana piacentina.
Altre sono il Passo
del Pia, località di raduno per cacciatori in agosto; Prato Barbieri a
925 metri, e proseguendo in un paesaggio boschivo di querce e faggeti
Gropparello ove s’incontra il bel Castello di Rossoreggio un tempo
proprietà dei Nicelli, Veleia Romana e Morfasso, che ospita la Torre
Farnese attualmente trasformata in una suggestiva villa.
verso Ebbio e il Passo del Cerro
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