Visita a Groppallo
Si trova sull'Appennino piacentino nell'alta Val Nure, Groppallo è meta di villeggiatura estiva, soprattutto da parte di emigranti che dalla Francia ritornano alla terra d'origine.
L'abitato si sviluppa alle pendici del Monte Castellaro, importante rilievo per aver ospitato in epoca medievale un fortilizio.
Poco ci è stato tramandato dalle fonti scritte sul castello medievale, che doveva occupare per intero la sommità pianeggiante della rupe, estesa all’incirca un ettaro e mezzo.
Sembra che nel 1186 il fortilizio fosse di proprietà del Vescovo di Piacenza e che questi si riservasse il diritto di nomina del castellano.
Più sicura è la notizia fornita dalla cronaca piacentina del Codagnello, dalla quale apprendiamo come nell’ottobre 1260 il maniero venisse espugnato e bruciato dal ghibellino Giovanni Luxardo, costringendo i nuovi proprietari, marchesi guelfi “da Gropallo”, a rifugiarsi a Genova. Nel 1515 il castello subì gravi danni ad opera del conte Pietro Maria Scotti detto il “Buso”.
Alla fine del XVI secolo sulle rovine del castello, che non verrà più ricordato dalle fonti, venne eretta la parrocchiale dedicata all’Assunta.
Gli imponenti lavori di rifacimento della chiesa (1909 – 1915), eseguiti in concomitanza con altre opere quali la costruzione del grande cimitero e la realizzazione della grande piazza centrale, provocarono la distruzione pressoché integrale sia di quel che rimaneva del fortilizio, sia delle testimonianze ad esso precedenti, rappresentate da tracce di abitati arroccati dei periodi del Ferro ligure e dell’età del Bronzo.
Nonostante varie segnalazioni della presenza di reperti tutti testimonianza dei vari periodi protostorici e storici di occupazione della rupe, solo nell'autunno del 2006 in occasione del progetto di ulteriore allargamento dell’area retrostante il cimitero e a seguito di alcuni controlli eseguiti dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici in collaborazione con il Comune di Farini, è stato dato avvio allo scavo archeologico nell’area interessata dai lavori.
E proprio grazie a questi scavi archeologici recenti sono stati portati alla luce frammenti di ceramica decorata "ad onde" di età longobarda (VI- VII sec), resti di un granaio carbonizzato e l'impianto di un'officina per la preparazione dei grani di steatite, reperti in rame, bronzo, ferro e monete di epoca medievale.
Va infine ricordato che il piccolo centro di Groppallo è rinomato per la tradizionale sagra paesana per il ferragosto con celebrazione religiosa al mattino, bancarelle lungo il centro del paese e gita in mongolfiera al pomeriggio.