La storia del petrolio piacentino, a parte il caso ottocentesco di
Montechino e
Veleia, inizia da queste parti, solo più tardi si parlerà
di
Cortemaggiore.
Negli ultimi decenni, sempre per la sua felice
posizione,
Podenzano, subisce una vera e propria impennata, grazie ad
una forte industrializzazione che non ha eguali in tutto il territorio
piacentino.
Per questo il centro si è sempre più ampliato con
nuove lotizzazioni ed uno sviluppo urbano che gli conferiscono un
aspetto di centro giovane e moderno; non mancano tuttavia, nel centro
cittadino, spunti di interesse costituiti dalla
chiesa parrocchiale di San Germano e San Giovanni Bosco consacrata nel 1940 che
custodisce pregevole un organo e affreschi del piacentino
Luciano
Ricchetti.
Merita citazione anche il
Parco Giardino Haway
che si estende su un'area verde di mq. 2.600 circa nel cuore del centro
cittadino, dotato di una struttura adibita a bar e cucina e che è
frequentato nelle soleggiate giornate della bella stagione.
Nell’ambito comunale oltre alle frazioni di
Albone,
Gariga,
San Polo,
Turro e
Verano, si segnalano le località di
Maiano, che ospita una interessante chiesetta attorno alla quale si è sviluppata una particolare devozione, e
Altoé
che, a parte la sua storia legata a famiglie potenti come i
Visconti, i
Gonzaga e gli
Anguissola, è soprattutto da mettere in relazione ai
giacimenti petroliferi precedentemente descritti.