Il Grana Padano Dop
Sembra che l’origine del
formaggio a grana, chiamato così per la
granulosità della pasta, risalga agli inizi del secondo Millennio quando
i
monaci Circestensi dell’Abbazia di Chiaravalle cominciarono a
produrlo per conservare gli eccessi di latte.
La sua ottima
capacità di conservazione a diverse temperature e il suo inconfondibile
sapore ne favorirono lo sviluppo e la diffusione, tanto che la pratica
della trasformazione del latte in Grana divenne ben presto un pilastro
dell’economia agricola.
Il
Grana Padano Dop è un formaggio
semigrasso a pasta dura, cotta ed a lenta maturazione; prodotto con
coagulo ad acidità di fermentazione, da latte di vacca la cui
alimentazione base è costituita da foraggi verdi o conservati,
proveniente da due mungiture giornaliere, riposato e parzialmente
decretato per affioramento.
Si produce tutto l’anno e viene sottoposto ad una stagionatura che dura da uno a due anni.
La
produzione prettamente piacentina di Grana Padano copre il 12% circa
della produzione totale di Grana Padano con una media annua di 500.000
forme.
Una produzione di grande pregio, all’interno degli oltre
quattro milioni di forme dell’intero Consorzio, anche perché la maggior
parte delle aziende produttrici del territorio piacentino si è dotata di
un sistema che certifica tutto il percorso di filiera.
Quindi
se la forma è ancora intera quando si acquista il Grana Padano, è bene
fare attenzione che la
sigla che riporta sia il Pc di Piacenza.
immagine tratta da www.inpuntadiforchetta.com