Qui possiamo proporre un paio di soluzioni, un itinerario di circa un’ora da percorrere a piedi, un secondo percorso invece motorizzati, sempre partendo dall’
Agriturismo La Favorita.
Il primo copre una distanza di circa 4 km e mezzo e si spinge in direzione
Castelvecchio, con breve sosta nella quiete di un ambiente puramente rurale.
Si ritorna per qualche centinaio di metri e si volta a sinistra in corrispondenza del bivio. Si supera un cascinale e si prosegue per un pezzo di strada percorrendo la provinciale 55 per rientrare all’
Agriturismo La Favorita.
Il secondo itinerario porta dall’
Agriturismo La Favorita a percorre un anello lungo circa 70 km, da percorrere in senso orario che conduce in visita al
castello di Gropparello dove fare assolutamente tappa per scoprirne il fascino e la grandezza di questo antico maniero.
Poi si prosegue in direzione
Gropparello dove sostare per un drink in qualche bar della piazza prima di proseguire in direzione
Castellana dove si racconta un’antica leggenda, da “libro per ragazzi” che parla di una roccia detta "Piplòn", che si incontra lungo la strada e che si staglia da terra dritta come un fuso verso il cielo, che racchiuderebbe al suo interno il diavolo "
Piplòn", innamorato della bella
Gesandra. Il diavolo, travestito da cavaliere, si presentò a frate
Gesualdo affinché intercedesse presso la ragazza, ma
Gesualdo, accortosi del travestimento, gli chiese una settimana per riflettere; nel frattempo scolpì la propria immagine in una vicina roccia e, quando al termine dei sette giorni il diavolo si ripresentò, gli disse che
Gesandra lo avrebbe sposato se lui fosse rimasto fermo immobile in quel luogo per sette anni, sette mesi e sette giorni. Il diavolo acconsentì alla proposta.
Con il passare del tempo "
Piplòn" iniziò a ricoprirsi di polvere, ma non poteva muoversi perché di sfuggita vedeva dietro di se il volto di
Gesualdo che lo sorvegliava continuamente, senza accorgersi che si trattava di un'immagine scolpita. Passarono gli anni e la polvere che lo ricopriva divenne pietra, imprigionando per sempre l'ingenuo diavolo.
Superato l'abitato di
Castellana e superato anche lo stordimento lasciato dalla visione di questo diavolo pietrificato, si svolta a sinistra e con una breve deviazione, si visitano gli
scavi di Veleia Romana, posti sul versante opposto della vallata, per una tappa che merita una visita ed un buon ristoro.
Si rientra per qualche km per deviare poi in direzione
Vigolo Marchese, piccolo borgo rurale che è meta intermedia prima di giungere al
castello di Riva, percorrendo la
statale 654 della val Nure.
Tappa per visitare dall’esterno questo maniero costruito con i sassi e le pietre del Trebbia e rientro, attraverso
Pontedell’Olio, all’
Agriturismo La Favorita.